Filippo Sarpa

Filippo Sarpa: docente di Lingue e culture straniere, ricercatore indipendente, autore,
traduttore, organizzatore di conferenze e presentatore.

Filippo Sarpa, laureato in Traduzione presso l’Università di Torino con il massimo dei voti e lode, è docente di Lingue e Letterature straniere.

Sarpa non si definisce un ricercatore UFO in senso stretto quanto un “curioso esploratore dell’ignoto” che si trova coinvolto – spesso non di sua iniziativa – in indagini di diversa natura rivolte sia al mondo cosiddetto esteriore che a quello interiore.

Ad oggi, il suo contributo più sostanziale all’ufologia e alla storiografia alternativa consiste nella realizzazione di una doppia tesi di laurea di secondo livello discussa all’Università di Torino nel 2017. Nell’ambito di un ambizioso progetto di ricerca accademica che prevedeva ricerche sul campo in Perù, Bolivia, Cile (Isola di Pasqua) e Stati Uniti, Sarpa ha esaminato l’ipotesi extra-terrestre come fenomeno antropologico-culturale nelle sue due principali dimensioni diacroniche: i presunti contatti nel passato (comunemente noti come “teoria degli antichi astronauti”) e, nel presente, da circa sessant’anni a questa parte, l’ancor più controversa questione dei cosiddetti “contattati”.
Le indagini sul campo di Sarpa attraverso gli Stati Uniti e il Sud America sono state molto apprezzate sia in Italia che all’estero e sono valse l’invito a presentare il suo lavoro a congressi internazionali in tema UFO insieme a ospiti di importanza mondiale.
Nel 2018 la sua tesi è stata pubblicata in Italia con il titolo Antichi astronauti in Sudamerica. Tracce di contatti nel passato (vv. 1-2, 2018, xPublishing), con la prefazione del noto scrittore Mauro Biglino.
Sarpa è anche il traduttore ufficiale in italiano di Unacknowledged, Verità Negate (2018, Amrita Edizioni) l’inchiesta best-seller dell’ufologo americano Steven M. Greer, e di Contatto dal Pianeta Apu (2018, xPublishing), dell’experiencer peruviano Ricardo González. (2016).
Dal 2017, in Italia, Filippo è organizzatore, relatore e interprete in conferenze e seminari con ospiti internazionali.
Nel 2020 è stato chairman del prestigioso Congresso Internazionale UFO di Firenze del gruppo GAUS, presentando e conducendo integralmente l’evento in tre lingue: italiano, inglese e spagnolo.

Ad oggi, Filippo continua a mantenere numerose collaborazioni in molteplici campi. Il fronte su cui si trova maggiormente impegnato è la realizzazione e pubblicazione di un documentario, prodotto dai ricercatori canadesi Mark McNabb e Rob Freeman, sulla più  controversa vicenda ufologica italiana degli ultimi anni: il caso Valmalenco.

Mark Mcnabb

Mark ha creato Skylight Films nel 1996, dopo essersi laureato presso l’Università di Western Ontario, ottenendo una laurea in Lettere con doppia specializzazione in Inglese e Studi Cinematografici.

È quasi ora di pranzo. Il sole è forte, sta rapidamente raggiungendo lo Zenith, i gruppi di
escursionisti che dapprima popolavano l’area sul ponte sono già ripartiti o sistemati ai loro tavoli. Rob si appoggia alla recinzione di legno che si affaccia a Nord: il suo sguardo, fisso all’orizzonte, non tradisce emozioni. Eppure l’attesa è palpabile. Dopo diversi giorni di incertezza, di esitazione, di repliche che né favorivano né uccidevano la speranza di un riscontro positivo, Filippo gli ha garantito che quello stesso giorno il nostro uomo si presenterà all’incontro: Andrea è riuscito, non senza difficoltà, a convincerlo a raggiungerli al rifugio. Mark invece non sta più nella pelle, sa che a breve filmerà una storia di quelle particolari, per utilizzare un eufemismo, una storia che cambierà irreversibilmente la percezione delle vicende che da lungo tempo si consumano nel cuore della valle. Una storia che forse, con un po’ di fortuna offrirà ai due avventurieri canadesi l’opportunità di decifrare il mistero che da anni rincorrono senza sosta in ogni angolo del mondo. Roberto è rimasto in piedi sul lato ovest del ponte, la vista si apre su tutta la vallata: «Ha superato l’ultimo
tornante. Sta arrivando» avvisa.

Ciò che emergerà a porte chiuse durante le due ore seguenti metterà a dura prova il sistema di credenze di tutti coloro che si sono seduti a quel tavolo. Qualcuno ha già sentito parte di quelle storie, altri le hanno addirittura vissute in prima persona insieme a lui, ma riascoltarle in quel contesto, ai piedi di un leggendario gigante di pietra di oltre 3000 metri attorno al quale orbitano le vicende più incredibili d’Italia, colpisce con tutta un’altra forza. Ma non è soltanto per le storie che otto quasi perfetti sconosciuti tra Italia e Canada si sono ritrovati a trascorrere un’intera settimana in un rifugio d’alta montagna.

Di fronte alla telecamera di Mark McNabb e ai teleobiettivi di Rob Freeman, le vite di almeno otto viandanti di diversa età, provenienza, esperienza, visione del mondo e aneliti hanno trovato il loro intreccio in alcuni dei luoghi più densi di fenomeni straordinari di tutto il paese: un viaggio entusiasmante partito dall’esoterica Torino e il famigerato Monte Musinè, tagliando il nord Italia verso la Riserva Naturale delle Incisioni Rupestri in Valcamonica e approdato infine alla “valle degli UFO”, la Valmalenco.

Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? Al testamento spirituale di Paul Gauguin rispondiamo con le contro-domande più puntuali che un ascoltatore attento non potrebbe fare a meno di partorire.

Per quale motivo Rob Freeman vuole a tutti i costi raccogliere le prove della presenza di altre intelligenze su questo pianeta? Quale forza lo conduce a investire fondi, tempo ed energie, ogni risorsa a sua disposizione per setacciare il pianeta alla ricerca di manifestazioni straordinarie? Cosa ha convinto Mark McNabb a seguirlo? Perché tra tutte le storie che può raccontare con la sua arte, ha scelto di addentrarsi in questo folle multiverso in cui i dubbi superano di gran lunga le certezze e rischi le possibilità di successo?

E chi sono gli italiani coinvolti nella trama? Che tipo di legame hanno sviluppato Felice Sirtori ed Enrico Rossi con questo luogo magico? Come sono arrivati ad essere i più importanti depositari del sapere e delle storie che interessano la Valle? Come fa Enrico a 80 anni di età a mantenere quell’entusiasmo così contagioso per la scoperta vissuta in prima persona? Cosa ha capito di sé stesso Andrea nel suo peregrinare tra la Valle e il Sudamerica? Quali tasselli del suo percorso ha collezionato? A quali conclusioni è giunto?

E cosa ci fa lì Filippo, che non è nemmeno un ufologo? E per quale assurda ragione la sera si avventura fuori sentiero accompagnato solo dalla flebile luce della sua torcia? Cosa lo spinge a rischiare persino la propria incolumità fisica, a cercare disperatamente un incontro potenzialmente distruttivo per la psiche di qualsiasi essere umano? Quale epifania spera di ottenere?

A un anno dalla primissima presentazione in Italia del progetto video-documentario canadese, il GAUS ha il piacere e l’onore di offrirvi 30 minuti di anteprima assoluta di Encounters – Italy accompagnata dalla narrazione di Filippo Sarpa e coronata da una Q&A session con gli autori in collegamento live con il Canada.

Rob Freeman, ricercatore, e Mark McNabb, produttore e regista, entrambi canadesi, hanno iniziato il loro viaggio alla scoperta del mistero UFO da pochi anni eppure hanno già visitato – a spese loro – oltre una ventina di paesi del mondo. I loro progetti “UFO World Explorer” (Freeman, 2015) e “Encounters” (2021), nascono a Toronto con l’ambizione sì di indagare il fenomeno attraverso il globo con i classici arnesi del mestiere e nei cosiddetti hotspot più noti del settore, ma con nuove interessanti premesse e promesse: raccontare il fenomeno narrando le persone che vivono il fenomeno, siano esse experiencer, ricercatori o semplici “cercatori”, coloro che accolgono la sacra chiamata alla scoperta che emerge dalle profondità più recondite della propria essenza.

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