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La misteriosa mitologia e cosmologia dei Dogon

Tra le storie che i nostri antenati hanno tramandato oralmente in forma di mito c’è anche quella narrata dai Dogon, il popolo del Mali (ex Sudan francese) che continua a venerare divinità anfibie chiamate Nommo. Tali divinità sarebbero originarie di Sirio e sarebbero verosimilmente giunte sulla terra da un’enigmatica “stella della decima Luna”. Le nostre informazioni sulla mitologia e sulla cosmologia dei Dogon ci provengono dagli studi dell’etnologo Marcel Griaule e dall’antropologa Dieterlen. In estrema sintesi possiamo dire che Griaule conversando con l’anziano Dogon Ogotemmeli dopo ben 16 anni di attesa venne finalmente a conoscenza dei rituali Dogon, nonché di una cosmologia misteriosa che verteva sul ricordo di una compagna invisibile a occhio nudo che ruotava attorno a Sirio. Tale compagna denominata Sirio B venne ipotizzata solo nella prima metà del XVIII secolo. Proprio in seguito a tale cosmologia misteriosa i Dogon ogni 60 anni onoravano Sirio B e rievocavano la morte del primo antenato e la perdita dell’immortalità. Questa popolazione africana del Mali oltre a conoscere gli anelli di Saturno e le Lune di Giove, è convinta che intorno a Sirio ci sia un’altra stella come suggerito d’altronde anche dagli astronomi sulla scorta dell’osservazione dell’orbita irregolare del sistema di Sirio. Germaine Dieterlen specificava che i Dogon possedevano migliaia di sistemi di segni di astronomia e di misurazioni calendariali proprie. Inoltre i Dogon possedevano metodi di calcolo molto raffinati e varie conoscenze di anatomia e di fisiologia oltre a una farmacopea sistematica.

El estudioso también se centró en el hecho de que los principios en los que se basa la organización social de los Dogon también abarca muchas manifestaciones de la naturaleza que forman un sistema en el que todo se distribuye en categorías que se pueden dividir y relacionar entre sí. Hertha Von Bdechend, refiriéndose al desarrollo en los años sesenta del siglo pasado de los estudios de arqueoastronomía y etnoastronomía, afirmó que finalmente se había llegado a reconocer como un hecho que la prehistoria y las muchas llamadas poblaciones primitivas debían finalmente ser reconocidas como un conocimiento astronómico considerable. . De este hecho no se han extraído las debidas consecuencias a nivel de la historia de la civilización. Bdechend argumentó que era necesario trasladar mucho más atrás en el pasado los inicios del pensamiento científico y la observación de los fenómenos naturales.Finalmente, el antropólogo concluyó que la humanidad fue producto de un proceso muy largo de transmisión y crecimiento de pérdida y renacimiento de el conocimiento científico.

La Bdechend metteva altresì in evidenza che i Dogon possedevano una cosmologia molto sofisticata di tipo arcaico “applicata” cioè vissuta quotidianamente. A sua volta lo scrittore Robert Temple facendo leva sulle conoscenze acquisite da Griaule sostenne che i Nommo da cui i Dogon appresero le conoscenze astronomiche, erano extraterrestri anfibi originari del sistema di Sirio. Secondo Temple i Nommo giunsero sulla terra 5000 anni fa a bordo di una grande arca provenienti da una enigmatica “stella della decima Luna”. Le descrizioni dell’atterraggio dell’Arca sono molto precise. Temple identifica questa “stella decima Luna” dalla quale sarebbero giunti i Nommo con Febe, uno dei tanti satelliti naturali esterni di Saturno.A dire di Temple Sebe potrebbe essere stata una base spaziale per i Nommo in un ambiente fornito di una buona riserva d’acqua. Tra l’altro Sebe, oltre a essere l’unico satellite con moto retrogrado attorno al pianeta Saturno, dall’analisi delle immagini scattate dalla sonda Cassini del 2004 denota crateri con luminosità variabili.Tale dato di fatto suggerisce la presenza sotterranea di notevoli quantità di ghiaccio. Inoltre Sebe e Giapeto sono gli unici satelliti che hanno un’orbita circolare attorno al piano equatoriale di Saturno. Basandosi larga parte sul racconto degli etnologi Griaule e Dieterland, Temple credeva che le conoscenze astronomiche dei Dogon soprattutto quelle del sistema di Sirio provenissero dal paleo contatto avvenuto con i Nommo. I Nommo secondo la ricostruzione di Temple favorivano anche l’ascesa della civiltà egizia e di quella sumera. Secondo Temple in passato è davvero avvenuto un contatto tra esseri umani con civiltà aliene, e il periodo di tale interazione che ha portato alla fondazione delle civiltà egizie e sumerica va fatto risalire all’epoca tra il 5000 e il 3000 a.C. Inoltre Temple ricorda che i Dogon affermano che i Nommo ritorneranno sulla Terra nel giorno che sarà detto il Giorno dei Pesci.

La prima indicazione del loro ritorno sarà la comparsa di un nuovo astro la” stella della decima Luna”. Temple nell’ultima edizione riveduta e corretta del libro “Il mistero di Sirio”, confessa che nel corso degli anni ha pensato spesso alla possibilità che i Dogon discendano da un gruppo di fondamentalisti religiosi dell’antico Egitto, che lasciarono il paese per dirigersi verso l’oasi di Siwa allorché si resero conto che il faraone voleva rinnegare alcuni principi essenziali della tradizione religiosa egiziana. Temple afferma altresì che i Nommo per affrontare i viaggi interstellari fossero rimasti in uno stato di morte apparente mediante la tecnologia criogenica. Giunti sulla terra quelle che i Dogon chiamarono anche i “signori dell’acqua” o gli “istruttori” si comportarono come gli Oannes della tradizione mesopotamica. Vent’anni dopo anche Murry Hope si interessò della misteriosa popolazione africana dei Dogon. Per quel che concerne il paragone istituito da Temple tra i Nommo e gli Oannes, Hope specificava che i Nommo oltre a concentrare la loro attenzione sull’insegnamento di concezioni mistiche e cosmologiche, non erano creature acquatiche ma piuttosto gente abituata a vivere in un’atmosfera in qualche misura più umida di quella che si riscontra nelle regioni africane dove erano atterrati. Secondo Murrihope l’allusione al rifiuto del cibo presente nel racconto dei Dogon, potrebbe indicare che i Nommo non erano avvezzi al cibo che veniva loro offerto dalla popolazione indigena. Hope appariva anche scettica sulla possibilità che l’uomo-pesce Oannes potesse provenire dallo spazio. Secondo tale autrice la somiglianza del suo abbigliamento con l’apparenza di una creatura acquatica, rifletteva la moda del tempo così come noi tendiamo a disegnare i nostri indumenti protettivi secondo il gusto dell’epoca in cui viviamo. A sua volta Laird Scranton in una sorta di studio di cosmologia comparata, ha approfondito la simbologia dei Dogon e i suoi legami con l’Antico Egitto. Secondo tale autore i due popoli condividono molte tradizioni culturali civili come la fondazione di distretti e villaggi in coppia detti “Superiore e Inferiore”. Inoltre i due popoli osservano gli stessi calendari degli antichi egizi e i sacerdoti Dogon mantengono un modo di vestire simile a quello degli antichi sacerdoti egizi, inoltre utilizzano ancora molti degli stessi metodi agricoli praticati nell’antico Egitto.

I Dogon condividono anche con gli antichi egizi importanti rituali religiosi, come l’uso di calotte craniche e scialli da preghiera nonché l’osservanza di un anno giubilare in comune con l’antico Egitto. Infine le descrizioni Dogon che si riferiscono alla formazione della materia sono espresse in quelle che sembrano essere antiche parole egizie supportate da disegni che spesso assumono le stesse forme dei geroglifici egizi. L’attenzione dei Dogon oltre alla costellazione di Orione, alle Pleiadi e a Sirio, è rivolta anche a due pianeti: Giove con i suoi 4 satelliti e Saturno con il suo anello. Infatti Giove e Saturno compiendo le rispettive rivoluzioni si congiungono periodicamente ogni 60 anni ovvero un arco di tempo corrispondente alla celebrazione del rituale Dogon. Tra l’altro tenendo conto di queste congiunzioni è anche possibile determinare il ciclo processionale di circa 25.800 anni, evento legato alla rotazione dell’asse della Terra attorno alla propria verticale. Tale evento è determinato dalla forma irregolare del nostro pianeta e dalle forze gravitazionali subite dalla Luna e dal Sole. Al termine di questo lungo periodo denominato precessione degli equinozi o anno platonico si modifica la posizione delle stelle e dei poli celesti. Per dirla in altro modo la precessione degli equinozi e la lenta rotazione dell’asse della Terra attorno alla verticale in un giro completo, è chiamato anche anno platonico. Le conoscenze dei Dogon in fatto di astronomia sconfinano nell’inverosimile. Essi sanno descrivere anche la superficie della Luna e la Via Lattea che rappresentano come una spirale di stelle. Da qual che sappiamo questi indigeni sono a conoscenza di queste nozioni almeno dal XIII secolo d.C. Gli anziani a cui chiesero di questo straordinario bagaglio scientifico narrano di come tanto tempo fa, una divinità simile ad un “uomo acquatico” scese dalle stelle su una grande arca e fornì al loro popolo queste conoscenze. Da allora tutta l’esistenza terrena dei Dogon è intrisa delle credenze cosmologiche come ben testimoniano per dirne solo due l’urbanistica e l’arte scultorea.

Las observaciones celestes de los Dogon tenían lugar en observatorios-santuarios construidos dentro de cuevas en las que se observaba la salida simultánea del Sol y Sirio, las dos estrellas más brillantes. Concluimos este artículo diciendo algo sobre la mitología de los Dogon. El dios primordial de los Dogon es Amm, que no tiene nada de antropomórfico ya que más bien se parece a un diagrama espacial estando su cuerpo formado por estrellas. Sus ojos son las estrellas extremas de la representación geocéntrica de los Dogon: la Estrella Polar y la Cruz del Sur.Entre él y los hombres del mito existen seres morfológicamente emparentados tanto con el hombre como con el pez: los Nommo, entidades muy similares en su carácter civilizatorio. función a los Oannes babilónicos.

Los Nommo eran 8 y todos eran hermafroditas.

Su apariencia en parte humana, en parte serpiente era tal que se veían tan horribles como los Oannes en la tradición mesopotámica. Sin duda esta forma de conocimiento que poseen los Dogon es absolutamente misteriosa ya que no está claro quién pudo haberles enseñado a los Dogon nociones astronómicas tan precisas sobre el sistema estelar de Sirio y más allá.

Prof. Giovanni Pellegrino