Il Vaticano e gli alieni
En este artículo consideraremos algunas declaraciones sobre la existencia de extraterrestres hechas por importantes funcionarios del Vaticano.
Come molti sanno non è un mistero il fatto che il Vaticano abbia stupito il mondo con le sue aperture sull’esistenza degli alieni. A tale riguardo rivestono particolare importanza le interviste di mons. Balducci e Padre Funes. Sotto il pontificato di Papa Ratzinger alcuni astronomi gesuiti hanno ribadito la possibilità della presenza degli extraterrestri nell’universo. Nel suo viaggio a Cuba e nell’incontro con Fidel castro è caduta la discussione sulla necessità di arricchire le nostre conoscenze sulle altre forme di vita nell’universo. Inoltre sotto il pontificato di Papa Ratzinger fu organizzato un convegno di astrobiologia nel 2009 con astrofisici ed esobiologi. Molto significativo riguardo l’esistenza degli alieni nell’universo è l’articolo del 2012 sul Sole 24 del cardinale Ravasi articolo intitolato “Una fede extraterrestre “. Poche persone sanno che l’ipotesi dell’esistenza degli alieni era stata presa in considerazione dai teologi cattolici fin dai primi anni 50. Per fare un esempio in un articolo del “Catholic Standard del 1952 veniva affermato che la vita su altri pianeti di extraterrestri dotati di ragione era ammessa da lungo tempo da teologi cattolici. Inoltre gli stessi teologi affermavano di credere nell’esistenza degli alieni. Anche il gesuita Reyna astronomo e professore di Fisica all’università del Salvador a Buenos Aires aveva affermato che gli Ufo erano oggetti reali dal momento che erano stati spesso sia fotografati sia registrati dai radar.
Entre otras cosas, Reyna señaló que los ovnis han sido perseguidos repetidamente por aviones militares de varias naciones. El propio jesuita admitió que había seguido muchas veces la evolución de los ovnis a través de observadores del Vaticano. Reyna recuerda que una noche las evoluciones de un OVNI fueron perseguidas repetidamente por aviones militares de varias naciones. El propio jesuita admitió que había seguido muchas veces la evolución de los ovnis a través de observadores del Vaticano. Reyna recuerda que una noche se siguieron las evoluciones de un ovni a través de un telescopio en presencia del propio Reyna. Otro estudioso siempre perteneciente a los jesuitas del fenómeno OVNI es sin duda el Padre Grasso, célebre por sus intervenciones tanto en debates públicos como en la prensa nacional, además Grasso también ha expresado sus ideas sobre los OVNIs en la revista de la CUN “Noticias OVNI”. Otros destacados funcionarios del Vaticano también han abordado el problema de la vida extraterrestre. Para dar un ejemplo, el teólogo Coda trató de dar una respuesta a la pregunta de si los extraterrestres son criaturas de Dios como los seres humanos, de hecho según Coda incluso los extraterrestres, si existen, son criaturas de Dios y debido a la solidaridad que implica toda la creación caerían dentro de ellos también en rescate del pecado original.
Probabilmente la posizione del Vaticano sulle civiltà extraterrestri è riassumibile nell’affermazione di Monsignore Schianti che nel 1997 affermava che non c’era nessun contrasto tra l’esistenza di intelligenze extraterrestri e la dottrina cristiana. Anche l’astronomo Vaticano Tanzella Nitti ha affermato che i cristiani non hanno bisogno di rinunciare alla loro fede in Dio, semplicemente sulla base della ricezione di nuove informazioni, in attesa di carattere religioso che potrebbero eventualmente provenire da civiltà extraterrestri. Tuttavia Tanzella Nitti ritiene che i teologi nel caso ricevessero da civiltà aliene nuove informazioni di carattere religioso, dovrebbero effettuare una rilettura del Vangelo alla luce delle nuove informazioni provenienti da civiltà aliene. Un altro importante contributo proviene da padre Santoli, filosofo della scienza che ha pubblicato il libro di filosofia intitolato “Extraterrestri, storia di un’idea dalla Grecia ad oggi”. In tale libro il filosofo cattolico dichiara di credere all’esistenza degli alieni. A tutto questo possiamo anche citare il famoso dizionario latino realizzato dal Vaticano, sempre aggiornato nei termini e lessico che ha inserito l’acronimo che traduce in latino il termine inglese Ufo, traducendolo in lingua latina con l’acronimo di RIV, ovvero “Res Inesplicata Volantes” (oggetto volante non spiegato).
RIV ritengo sia il temine più corretto per descrivere il fenomeno degli oggetti volanti classificati da ufologi e militari con apposite griglie di catalogazione, dove viene erroneamente usata l’espressione “non identificato” invece che “non spiegato”. Da non dimenticare inoltre l’importante ed interessante contributo del presbiteriano Padre Barry Downing, laureato in fisica presso l’università di Hartwick e dottorato di ricerca presso l’università di Edimburgo sul rapporto tra religione e scienza. Il sacerdote statunitense ha lavorato come consulente di teologia presso il Mufon fino al 1972 ed è uno dei direttori del Consiglio Internazionale del fondo per la ricerca degli UFO. Autore noto a livello internazionale per la pubblicazione dello storico testo ” La Bibbia e i dischi volanti”, dove afferma senza mezzi termini di credere all’esistenza degli UFO nonché all’esistenza di civiltà aliene provenienti dallo spazio. Oggio come oggi noi dobbiamo mettere in evidenza che certamente la scoperta costante degli esopianeti ha aumentato esponenzialmente la possibilità di scoprire forme di vita intelligenti, e le recenti affermazioni di alcuni scienziati danno come imminente un contatto con civiltà extraterrestri entro i prossimi 20 anni. Pertanto non stupisce affatto che la Chiesa con i suoi astronomi e le sue Specole abbiano deciso di partecipare in maniera attiva, ad un dibattito che la coinvolge termini teologici che astronomici. Appare infatti evidente che la Chiesa non può e non vuole sottrarsi a tale dibattito. In questa fase epocale il contributo della Chiesa su un argomento così importante come quello della vita aliena nell’universo ha tra l’altro messo un’ argine alle posizioni esaltate di molti contattisti, personaggi lontani da una seria analisi del fenomeno UFO. Ma è lecito farsi una domanda di fondamentale importanza, ovvero perché il Vaticano è così attivo nella ricerca della vita aliena? È possibile che la gerarchia cattolica conosca qualcosa circa la vita extraterrestre che la maggior parte degli individui ignora? Perché la più grande organizzazione religiosa del pianeta sta spendendo così tanto tempo ed energie in cerca degli alieni?
Proprio nel 2023 la Specola Vaticana ha sponsorizzato una grande conferenza sulla vita extraterrestre alla quale hanno partecipato i migliori astrobiologi del mondo. Uno degli organizzatori ha dichiarato che tra gli scopi della conferenza vi era quello di capire come trovare la vita tra le stelle entro i prossimi decenni. Certamente non sarebbe sorprendente che un gruppo di noti astronomi e astrobiologi si riuniscano per discutere di simili argomenti. Ma perché è proprio il Vaticano ad essere così interessato da tali argomenti? Appare certo che ci sono alcuni astronomi importanti appartenenti al Vaticano che credono che ciò che crediamo di sapere potrebbe presto essere rivoluzionato dall’incontro con una civiltà aliena. Normalmente una conferenza di astrobiologi di tale tipo non farebbe notizia, ma ciò che ha reso la conferenza così inusuale è proprio il coinvolgimento del Vaticano. Negli ultimi anni il Vaticano ha assunto una posizione di leadership nell’attività di ricerca di vita extraterrestre.
Tale posizione di leadership è senza dubbio giustificata dalle importantissime implicazioni teologiche dipendenti dalla scoperta di civiltà aliene nell’universo. Concludiamo ora tale articolo citando una di tali implicazioni teologiche. Gli alieni qualora non fossero caduti nel peccato originale potrebbero essere più vicini a Dio di quanto siamo noi. Di conseguenza potrebbero avere una migliore comprensione del Vangelo e della divinità e della natura di Dio. A tale riguardo un insigne astronomo del Vaticano, Padre Consolmagno, ha pubblicamente affermato che gli alieni potrebbero essere i salvatori del genere umano. Sempre Consolmagno afferma che addirittura gli alieni quando arriveranno battezzeranno noi chiedendoci di rivedere la nostra conoscenza la nostra comprensione del Vangelo. Infine alcuni dei più famosi teologi del Vaticano hanno iniziato a dire che forse tutto ciò che noi pensiamo di sapere sul Vangelo sta per essere smentito dall’incontro con una civiltà aliena non caduta nel peccato originale. Ma se un bel giorno gli alieni si presentassero per mostrarci una nuova visione del Vangelo e della religione la nostra società sarebbe disposta ad accettarlo?
Dicho esto, damos por concluido nuestro discurso sobre el Vaticano y sobre su cada vez más fuerte y evidente implicación en la búsqueda de vida extraterrestre en el universo. No hay duda de que un encuentro con una civilización extraterrestre podría conducir a lo que los sociólogos y psicólogos sociales llaman "trauma cultural", pero ¿y si la Iglesia Católica les diera su bendición a los extraterrestres por causar tal trauma cultural religioso?
Prof. Giovanni Pellegrino