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Vita extraterrestre e sciovinismo del carbonio

E’ possibile che la vita si sia sviluppata con una base chimica differente dal carbonio?

Siamo nel 1973 e uno dei divulgatori scientifici più importanti sullo scenario mondiale, il noto astrofisico Carl Segan, conia il termine “sciovinismo del carbonio”. Con questa terminologia voleva sottolineare i limiti e la mancanza di immaginazione della comunità scientifica di allora per quanto concerne la ricerca della vita extraterrestre, cercata solo in forme chimiche strettamente legate al carbonio. Nonostante ciò fino a qualche anno fa si continuava a cercare la vita che avesse come “base” il carbonio, senza prendere in considerazione la possibilità che la vita altrove si sarebbe potuta sviluppare usando come base altri elementi.

L’astrofisico e divulgatore scientifico Carl Sagan

Tuttavia oggi le cose sembrano essere cambiate, risale infatti al Dicembre 2018 la presa di posizione ufficiale della NASA in materia tramite le parole di Silvano P. Colombano (che lavora per la NASA all’ “Intelligent Systems Division”), il quale afferma: “Le forme di vita non si basano solo sul carbonio”. Ma non si ferma qui: “Gli alieni avrebbero potuto già aver visitato la Terra”.

E’ forse in atto un cambio di paradigma?

Le frasi di Colombano meravigliano, specialmente alla luce dei fatti che fino ad ora la ricerca di ET si è limitata allo studio delle onde elettromagnetiche su quasi tutto lo spettro provenienti dallo spazio tramite il SETI (Search for ExtraTerrestrial Intelligence) e a qualche analisi di meteorite per la ricerca di eventuali batteri extraterrestri “fossilizzati” al suo interno. Questi ultimi ovviamente cercati basandosi sulla concezione che la vita si sviluppi solo con una base chimica di carbonio. Sicuramente è interessante il fatto che sia a livello scientifico che geopolitico molte più risorse siano oggi indirizzate verso lo spazio: dalla annunciata “Space Force” voluta dal presidente americano Trump, alle recenti dichiarazioni della NASA, alle missioni spaziali private e non su altri pianeti e satelliti come Marte e la Luna (dove la Cina ha fatto crescere la prima pianta “non terrestre”, segno che la vita nello spazio, seppur in modo artificiale, non ha problemi a diffondersi). Che abbia avuto inizio una nuova corsa allo spazio e finalmente la Ricerca su vasta scala di forme di vita extraterrestri? Tutto sembra oggi puntare verso questa direzione.